Monna Bianca Enoteca D'Autore di Paola Cozzolino, Lavagna, Genova, Italia
TerritorioCittà di LavagnaLavagna, la città dei Fieschi

Lavagna, la città dei Fieschi

Nel cuore della Riviera di Levante, Lavagna è il simbolo del turismo balneare, grazie alla splendida spiaggia sabbiosa che si estende per chilometri ed è la più lunga di questa parte di riviera.
Qui sventola sulla passeggiata a mare l’ambita Bandiera Blu.
A Lavagna c’è anche il più grande porto turistico del Tigullio e della Liguria, punto di approdo per i diportisti in navigazione lungo la costa o di partenza verso Portofino o le Cinque Terre.
Lavagna è una città da visitare per i monumenti e per la sua storia.
Il centro abitato è attraversato dal Caruggio (via Roma) che si apre su Piazza Marconi, dominata dalla basilica di Santo Stefano e dal Porticato Brignardello.

Via Roma è anche il cuore commerciale della città di Lavagna, dei suoi vicoli con i portici medievali e le botteghe. Da vedere nel centro storico Casa Carbone esempio abitativo di stile fin de siècle tipicamente ligure nelle decorazioni esterne e nella struttura architettonica, oggi donato al Fai che lo gestisce. Lavagna lega la sua storia a quella dei suoi conti (i Fieschi) sempre impegnati in una lotta di supremazia contro Genova. Ogni anno, il 14 di agosto, va in scena una rievocazione storica strabiliante con migliaia di figuranti che si chiude con la “Torta dei Fieschi”. Lavagna è anche uno dei paradisi dei buongustai: a tavola pesce fresco a volontà, ma anche manicaretti confezionati con i prodotti del vicino entroterra da assaggiare nei vari ristoranti ed enoteche della zona.

Cenni storici

“INTRA SIESTRI E CHIAVERI S’ADIMA UNA FIUMANA BELLA, E DAL SUO NOME LO TITOL DEL MIO SANGUE FA SUA CIMA” (Divina Commedia – Purgatorio, Cantico XIX)

Il borgo, come molti altri comuni liguri, si è sviluppato in epoca romana con il nome latino di Lavania. Il nome è rimasto nei secoli inalterato fino a trasformarsi nei secoli successivi nell’attuale toponimo di Lavagna. Lavagna, che secondo fonti storiche locali fu una contea dei Carolingi, fu roccaforte feudale della famiglia Fieschi creando fino al 1198 ampi contrasti politici con la Repubblica di Genova. Questa famiglia porterà, con il suo dominio geografico e politico, alto l’onore della città costruendo un vero e proprio impero nobiliare. Durante il Medioevo tanti sono stati gli scontri politici per il dominio nel levante ligure e sicuramente i più forti antagonisti della famiglia si rivelarono i Doria, signori della repubblica genovese. Quando il borgo si eresse in comune autonomo, intorno al XII secolo, i signori fiescani continuarono – nei limiti – a svolgere il compito amministrativo e politico della cittadina. Nel 1564 fu saccheggiata dal pirata turco Regno di Sardegna subendo devastazioni come gli altri comuni vicini già colpiti dal saraceno negli anni prima. Nel 1815 verrà inglobato nel Fieschi, così come stabilirà il Congresso di Vienna del 1814 anche per gli altri comuni della Repubblica Ligure, e successivamente nel Regno d’Italia dal 1861. Culla di nobili tradizioni, Lavagna vanta un passato di gloriosi condottieri, pittori, poeti e scrittori che hanno immortalato la propria gente e la vita di terra e di mare. Il poeta Paul Valery, dalla spiaggia antistante il porto, descriveva il leudo, tipica imbarcazione da trasporto utilizzata per il commercio nel Mediterraneo e nell’Europa del Nord delle lastre di “lavagna” ovvero l’ardesia grigia proveniente dalle antiche cave del monte San Giacomo, mentre Paul Valery Lord George Byron piantava sulla bella spiaggia di Cavi (Cavi Borgo di Lavagna) il giglio marino che da allora è cresciuto lungo la riva. “Intra Siestri e Chiaveri s’adima una fiumana bella, e dal suo nome lo titol del mio sangue fa sua cima” (Divina Commedia – Purgatorio, Cantico XIX): è Dante a raccontare della grande e potente famiglia dei Fieschi Conti di Lavagna che ha impresso decisa memoria nella tradizione lavagnese per aver dato alla Chiesa i pontefici Innocenzo IV ed Adriano V, Santa Caterina Fìeschi Adorno ed altri illustri personaggi.

Territorio

Comune della Riviera Ligure di Levante, è posto in riva al mare presso la foce e sul lato sinistro dell’Entella (torrente che campeggia sullo stemma della Città e che porta il suo nome, il Lavagna, detto Entella nel breve tratto terminale), nel punto in cui la deliziosa costa sabbiosa si allarga in una vera e propria pianura alluvionale. L’abitato forma oramai un unico agglomerato con Chiavari, che si estende alla destra del torrente, lungo il quale corre il confine amministrativo tra i due Comuni. A oriente la dividono da Sestri Levante le splendide Rocche di Sant’Anna, a picco sul Golfo del Tigullio.
Sede di uno tra i più importanti Porti Turistici Internazionali del Mediterraneo, considerata il centro nevralgico del Distretto Industriale della Nautica da Diporto, Lavagna ha un ruolo da protagonista nell’economia territoriale del Tigullio. Il Porto è protetto da un molo parallelo alla riva che si estende per oltre un chilometro, comprende uno specchio acqueo di 290 000 mq, è dotato 23 pontili con oltre 1600 posti barca, ed inoltre fornisce tutti i moderni servizi a terra con possibilità di assistenza e di riparazioni di ogni tipo. Le strutture ricettive soddisfano una vasta gamma di richieste, e l’attività turistica che ruota attorno ai numerosi alberghi, residence, negozi, bar, locali e ristoranti per ogni genere e gusto, rimane la principale risorsa economica di Lavagna. Lavagna dista soli 37 Km da Genova in direzione La Spezia-Livorno, rappresentando una delle più significative località del Golfo del Tigullio, alla città è stata conferita nel 2008 la Bandiera Blu per la qualità delle sue spiagge. Il binomio costa-entroterra, con i suggestivi itinerari che si spingono dal mare alle verdi colline, è un’importante prerogativa dell’offerta turistica complessiva di Lavagna. I percorsi volti alla scoperta della Val di Fontanabuona assicurano con le loro bellezze naturali e ambientali la possibilità di godere di uno dei più interessanti tratti dell’Appennino ligure. Bastano pochi minuti per uscire dalla città e trovare luoghi ancora immacolati e panorami inaspettati.

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